L’Open Source, un motore per le pari opportunità

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Siamo “nani sulle spalle dei giganti”.

Sempre più, la citazione di Bernardo di Chartres viene usata in informatica per definire l’Open Source e la sua filosofia.

Un viaggio verso le pari opportunità, come quello intrapreso da Rosadigitale, non poteva che incrociare le strade percorse da altri movimenti e associazioni.

Quando due realtà diverse si incontrano avviene una contaminazione di idee, pensieri, stimoli ed energia.

Durante il lancio del movimento Rosadigitale e la prima edizione dell’iniziativa: “la settimana del Rosadigitale“, le comunità dedicate al software libero o quelle eticamente influenzate da esso furono le prime a reagire e intraprendere la strada con il movimento.

Le comunità dell’Open Source

Possono essere aziende, associazioni o movimenti ma dal momento che scelgono la strada dell’Open Source mi è sempre piaciuto definirle comunità, gruppi di lavoro in cui ogni componente, umano o tecnologico, lavora contemporaneamente per se la propria realtà e per tutte le comunità che si affacciano alla stessa filosofia.

Rosadigitale si batte per avere parità di genere e agisce in campo digitale e tecnologico senza far distinzioni se il campo digitale ha un approccio Libero o Proprietario nelle proprie scelte.

Tra i primi passeggeri della prima edizione de “la settimana del Rosadigitale” abbiamo trovato un appoggio fortissimo da comunità come i CoderDojo, I Linux User Group (i Lug), LibreItalia, FabLab, diversi Coworking, blog che si occupano di digitale  o altre comunità che si occupano di formazione.

L’Open Source in Rosadigitale

Durante lo sviluppo del sito o dei vari progetti  ci siamo trovati a fare delle scelte tecniche, che si tratti del cms, di alcune librerie o Plugin, a parità di prestazioni abbiamo sempre optato per il software libero.

Nei nostri progetti si possono trovare parti in Creative Commons, GPL2, GPL3, LGPL o MIT Lincense e in questo elenco potete trovare i software utilizzati.

Come “sulle spalle dei giganti”

Come detto in un’altra occasione “l’open è virale“, da un singolo progetto, che sia enorme o più piccolo possono nascere infinite altre realtà, occasioni e comunità.

Proprio dalle esperienze di queste comunità abbiamo iniziato un anno fa, ora ci ritroviamo sopra, dopo un anno, dei giganti così alti in modo da vedere sempre più lontano.

Vuoi scrivere anche tu per Rosadigitale? Contatta il movimento!