Solo il 6,4% delle aziende presenti nella Fortune 500 sarebbe gestito da CEO di sesso femminile: questo il dato emerso dalla lista annuale stilata dalla rivista Fortune, che classifica le 500 maggiori società statunitensi.
Un risultato estremamente basso e che, sebbene sia stata registrata una crescita progressiva negli ultimi anni, mantiene comunque uno sviluppo terribilmente lento.
Come poter cambiare questo dato e raggiungere la parità di genere anche nella leadership aziendale?
La Fondazione Rockefeller ha finanziato un progetto di ricerca volto a sviluppare iniziative orientate all’azione per aumentare il numero di donne CEO nelle aziende americane e internazionali.
Al progetto hanno partecipato 57 donne manager, che sono state intervistate in modo da approfondire le esperienze fondamentali della loro storia personale e professionale, così da misurare e analizzare i tratti della personalità e i driver che hanno avuto un impatto decisivo nel raggiungimento del top management.
Dallo studio sono stati identificati alcuni interessanti punti chiave:
Le donne potrebbero essere pronte per il ruolo di CEO molto prima (ma non viene data loro l’opportunità).
Prima di approdare al top job, ovvero il ruolo di CEO, le donne hanno dovuto lavorare più duramente e più a lungo per arrivare allo stesso livello degli uomini. In media sono stati registrati quattro anni in più rispetto ai colleghi di sesso maschile.
Le donne sono orientate maggiormente ai valori piuttosto che al raggiungimento dei risultati di business.
Secondo l’analisi, oltre i due terzi delle CEO hanno affermato di essere maggiormente motivate e guidate dal senso dello scopo e dal desiderio di contribuire al valore e alla cultura aziendale. Per loro è infatti fondamentale che l’azienda abbia un impatto positivo sulla sua comunità, i suoi dipendenti e sul mondo che la circonda. Quasi un quarto ha detto che la creazione di una cultura positiva è stata una delle loro conquiste più importanti.
Alcuni tratti specifici sono essenziali per il successo delle donne.
Durante lo studio, alcuni tratti in particolare sono emersi come chiave per il loro successo: coraggio, assunzione del rischio, resilienza. Grazie all’allenamento su queste skills, sempre più donne potranno essere attrezzate per guidare con successo un’azienda anche in un mondo incerto, complesso e in rapido cambiamento come quello di oggi.
Nonostante il loro grande potenziale, le donne spesso non si vedono come futuri amministratori delegati. Delle 57 donne CEO, due terzi hanno affermato di non aver capito di poter essere CEO fino a quando non gli è stato detto da qualcun altro. Hanno infatti descritto se stesse come intensamente focalizzate sul proprio lavoro, piuttosto che sul loro avanzamento, sulla loro ambizione o sul loro successo.
La formazione sulle materie STEM è un trampolino di lancio per le donne. Il 40% delle intervistate ha affermato di aver iniziato il proprio lavoro proprio grazie a specifiche competenze tecniche nelle materie STEM, discipline oggi fondamentali per le imprese che desiderano realizzare grandi profitti. Il loro percorso di studi e il loro background era infatti paragonabile a quello dei colleghi di sesso maschile più esperti, e ciò ha permesso di costruire la loro credibilità con risultati chiari e definibili, risultati che hanno parlato più forte del loro genere.
Ancora una volta abbiamo la prova di come le discipline informatiche e matematiche possano rappresentare un grande potenziale per le donne, consentendo loro di diventare le nuove leader del futuro in numero sempre maggiore.
Fonte: https://hbr.org/2017/11/we-interviewed-57-female-ceos-to-find-out-how-more-women-can-get-to-the-top