L’importanza di combattere il divario digitale di genere.

La terza edizione della Settimana del Rosadigitale è giunta ormai al termine.
Quest’anno i numeri sono cresciuti in maniera esponenziale rispetto agli anni precedenti: erano stati più di 100 gli eventi registrati nella prima edizione del 2016, oltre 450 quelli della seconda edizione del 2017.
Questa volta abbiamo raggiunto un grande ed insperato traguardo: siamo arrivati a superare la soglia dei 1000 petali organizzati in Italia e all’estero.

Con oltre 30 referenti regionali e circa 50 collaboratori coinvolti, gli eventi di RosaDigitale hanno conosciuto una adesione massiccia, vasta ed eterogenea, grazie alla partecipazione di studenti e studentesse, docenti, istituzioni locali, politiche e culturali da nord a sud del nostro Paese.

girls in stem

Cosa possiamo dedurre da tutto questo?
Questi dati mostrano come l’interesse verso gli obiettivi che il movimento RosaDigitale si propone di perseguire sia in forte e continuo crescendo: sintomo che tutti da più parti (famiglie, scuole, università, amminstrazioni locali e regionali) percepiscono concretamente la necessità di un maggiore impegno comune nell’avvicinare e nell’educare le persone alle tecnologie e alla scienza, soprattutto le giovani donne che rappresentano il futuro del nostro progresso economico, sociale e culturale.

In queste 3 edizioni de La settimana del RosaDigitale abbiamo potuto notare una sempre maggiore attenzione al tema, e più voci durante i nostri eventi hanno sottolineato l’importanza non solo di creare politiche attive per potenziare le competenze delle ragazze in campo scientifico e per accrescere il ruolo delle donne nelle professioni digitali, ma anche e soprattutto è apparso fondamentale continuare a lavorare in sinergia per abbattere quella barriera psicologica ed emotiva che sembra accompagnare le ragazze fin dalla tenera età, una barriera fatta di pregiudizi, ideologie ed errate convinzioni createsi spesso in contesti sociali e familiare disfunzionali, che hanno rappresentato un ostacolo invece di un supporto.

Perchè RosaDigitale pensa che le pari opportunità siano fondamentali? Può sembrare all’apparenza una domanda retorica. Eppure, ancora una volta, basta controllare i dati:

il Global Gender Gap Report 2017 del World Economic Forum ha segnalato una chiara difficoltà del nostro Paese sul fronte della parità di genere, con l’Italia che è finita all’82° posto in quanto a opportunità nella vita economica, e al 90° posto come partecipazione alla forza lavoro.
La persistenza del divario di genere nell’ambito digitale è uno dei maggiori ostacoli per la ripresa socio-economica del nostro Paese, in un contesto di gender gap che è comunque fortemente presente anche a livello internazionale.

Come si è accennato sopra, è possibile agire su diversi fronti e con diversi strumenti, di cui RosaDigitale si fa portavoce.

  • LAVORO & IMPRENDITORIA

Il settore ICT conta in Italia più di centomila imprese.  Tutte accomunate dalla necessità di reagire al cambiamento e di cogliere opportunità in tempi molto più brevi che in altri settori. L’avvento del Digitale ha innescato e sollecitato una serie di mutamenti anche a livello sociale.
Gli effetti sono tangibili: profonda trasformazione dei modelli di business, progresso scientifico/tecnologico, nascita di nuovi spazi per migliaia di startup e sviluppo dei cosiddetti Digital Enabler (Big Data, Robotica, Cloud, IoT) che impattano fortemente sulla nostra vita quotidiana.

donne e professioni digitali

All’interno di questo apparentemente roseo panorama nascono però delle perplessità: nonostante infatti questo mercato sia in fortissima crescita, le donne che vi lavorano sono ancora in netta minoranza. E quelle presenti devono ancora troppo spesso sopportare pesanti pregiudizi nei loro confronti.
Il mondo delle professioni digitali presenta un trend destinato a crescere: il futuro sarà sempre più influenzato dallo sviluppo delle tecnologie, e l’Italia non può e non deve permettersi di rimanere indietro. Ne deriva che il mercato dovrà necessariamente essere aperto ad una maggiore forza lavoro femminile, altrimenti relegata ad una consistente sottorappresentanza che non solo costituirebbe una pesante sconfitta culturale ma anche una rilevante limitazione al progresso sociale ed economico del nostro Paese.

Altro importante pilastro per combattere il divario di genere è la leadership femminile: il superamento del gender gap parte anche innegabilmente dal permettere alle lavoratrici di assumere ruoli strategici e imprenditoriali.
Le materie scientifiche e tecnologiche rappresentano infatti non solo una via fondamentale verso l’uguaglianza di genere, ma anche verso l’empowerment femminile.

  • EDUCAZIONE & ISTRUZIONE

Ci sono ancora troppo poche ragazze che non scelgono percorsi di studi di tipo tecnico-scientifico.
Secondo la recente indagine “Ragazze e digitale tra opportunità e rischi” di Save The Children, il divario di genere inizia già nella scelta della scuola secondaria. L’interesse per le materie STEM delle ragazze si sviluppa intorno agli undici anni ma cala poi in modo sensibile intorno ai 16 anni. La motivazione particolare è quella della percezione di assenza di pari opportunità nel mondo del lavoro e la spinta quindi a scelte differenti, “più sicure”.
Anche i dati sui laureati confermano le differenze tra ragazzi e ragazze nella scelta universitaria: se, da un lato, le studentesse scelgono le materie scientifiche (sono il 60% dei laureati in Scienza Naturali, Matematica e Statistica), le percentuali scendono precipitosamente per la laurea in Ingegneria (31% delle lauree triennali e 27% nella laurea magistrale) e ulteriormente per le lauree nel campo dell’Information and Communication Technology (il 21% delle lauree triennali e il 14% di quelle magistrali).
Una delle cause di questo divario è rintracciabile nelle caratteristiche dell’educazione, formale e informale, che è alla base della costruzione dell’identità di ragazzi e ragazze: gli uomini vengono visti come portatori di talenti e saperi innati diversi da quelli delle donne, e tale stereotipo di genere influenza quindi la successiva scelta formativa.

 

bambine e informaticaPer questi motivi RosaDigitale ritiene necessario implementare strategie ed interventi, come appunto la Settimana del RosaDigitale, per avvicinare le ragazze alle discipline STEM. Interventi che devono essere atti a:
– garantire un accesso paritario alle tecnologie digitali;
– potenziare le skills, intese come quel complesso di capacità che donne e ragazze devono sviluppare se voglio diventare “creatrici”, e non semplici fruitrici, di ICT;
– fare della uguaglianza digitale una issue prioritaria nelle agende di governi, soggetti pubblici, aziende, istituti scolastici.

Noi di RosaDigitale crediamo fortemente che scienza e tecnologie possano essere utilizzate come strumenti culturalmente, economicamente e socialmente livellanti. E’ però necessaria la giusta consapevolezza e una concreta collaborazione tra i diversi attori sociali.

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